A Bellaria Igea Marina un immobile confiscato alla criminalità accoglie persone con disabilità

Un immobile confiscato una decina di anni fa alla mafiaristrutturato arredato per diventare luogo di reinserimento e inclusione sociale destinato ad accogliere persone con fragilità.
E’ stato inaugurato nel tardo pomeriggio di ieri a Bellaria Igea Marina, nel riminese, il Gruppo Appartamento Reabita, un’unità abitativa di circa 200 metri quadrati in passato adibito a pubblico esercizio finito in mano alle mafie e ora restituito alla comunità in base ad un accordo di collaborazione tra istituzioni, con l’impegno di dare ospitalità ad adulti con vari tipi di disabilità.
 
All’inaugurazione dell’appartamento, oggetto di un’importante riqualificazione finanziata in gran parte con risorse regionali nell’ambito degli interventi per la valorizzazione dei beni sottratti alla criminalità organizzata, parteciperanno il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il sindaco di Bellaria Igea Marina Filippo Giorgetti, il prefetto di Rimini Rosa Maria Padovano e il presidente del Distretto socio-sanitario di Rimini Nord, Kristian Gianfreda.
 “Oggi è un giorno molto importate, anche dal punto di vista simbolico, non solo per Bellaria Igea Marina, ma per l’intero territorio regionale- sottolinea Bonaccini-. Restituiamo infatti alla comunità un immobile confiscato al crimine organizzato e lo mettiamo a disposizione di un progetto di grande rilevanza sociale che mette al centro persone fragili che hanno bisogno di supporto per conquistare autonomia e autostima. Anche così si combattono le mafie, con la forza dell’esempio e promuovendo la cultura della legalità, soprattutto tra i giovani”.    
 “Le politiche regionali di valorizzazione dei beni sottratti alla criminalità- prosegue il presidente- hanno due principali finalità: l’inclusione sociale delle persone che vivono in condizione di esclusione e marginalità e la creazione di nuovi spazi, per ampliare e migliorare i servizi ai cittadini, dalla scuola alla cultura e allo sport, con un occhio di riguardo a giovani e anziani. Il progetto che sta partendo qui a Bellaria Igea Marina è un modello di collaborazione istituzionale da prendere ad esempio per l’intero territorio regionale”.              
 
Le caratteristiche dell’alloggio
L’alloggio, che sorge in via Baldini 37, in una zona residenziale di Igea Marina con una buona dotazione di servizi pubblici e nelle vicinanze del Parco del Gelso – una delle aree verdi più estese dell’intera riviera adriatica – è stato ammodernato e riqualificato grazie a un investimento complessivo di circa 440.000 euro, di cui 300.000 euro stanziati dalla Regione, 80.000 messi a disposizione dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e i restanti 60.000 euro dal Comune.
L’appartamento, completamente ristrutturato, può ospitare fino a sei persone ed è composto da tre camere da letto doppiedue bagni e un ampio spazio living comune, che comprende cucina più soggiorno. Gli ospiti, individuati dai responsabili del Distretto socio-sanitario di Rimini Nord, alloggeranno in un’abitazione estremamente funzionale e concepita su misura rispetto alle loro esigenze, senza barriere architettoniche, in un contesto abitativo all’avanguardia per quanto riguarda le dotazioni tecnologiche e all’insegna della sostenibilità.
 
Il tutto studiato appositamente per garantire loro una bassissima intensità assistenziale, requisito chiave per concretizzare le finalità del gruppo appartamento, ovvero la valorizzazione massima dell’autonomia, dell’indipendenza e dell’autostima delle persone conviventi.         
 
Quello di Bellaria Igea Marina è il 28° immobile confiscato alla mafia e destinato a un Comune dell’Emilia-Romagna, sul quale la Regione è intervenuta con propri fondi per finanziare l’intervento di ristrutturazione e riqualificazione, in base ad un accordo di programma stipulato nel 2022 con il Comune rivierasco.    
 
L’impegno della Regione per la riqualificazione degli immobili confiscati alle mafie  
 
In totale, da quando nel 2016 è stato adottato il Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e delle economie responsabili (legge regionale n. 18/2016), la Regione ha stanziato oltre 4 milioni di euro, a fronte di una spesa complessiva di quasi 6 milioni, per riqualificare gli immobili confiscati alla criminalità e destinati ai Comuni.  
In Emilia-Romagna dal 1996 – anno di entrata in vigore della legge nazionale per il riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati alle mafie – ad oggi, sono stati sottratti alla criminalità in totale 276 beni immobili, di cui 81 già destinati e 195 ancora in gestione presso l’Anbsc, l’agenzia nazionale competente.
 
Degli 81 beni destinati, 55 sono stati assegnati ai Comuni che li utilizzano essenzialmente per finalità sociali, 13 sono stati mantenuti al patrimonio dello Stato per finalità istituzionali, usi governativi o altri usi pubblici (per esempio stazioni delle Forze dell’Ordine, sedi di agenzie fiscali, alloggi per il personale dello Stato distaccato, ecc.) e altri 13 sono stati venduti per soddisfare i creditori o altre esigenze.
 
[Fonte: Ufficio Stampa Regione Emilia Romagna ]