La mafia che investe. Gli affari nel turismo, la freddezza delle categorie

Venerdi 5 settembre – Riccione, Palazzo del Turismo.

La mafia ricicla denaro sporco anche qui in riviera, in hotel, ristoranti, pizzerie. E lo si sa da anni. Ma dirlo non è stato facile. Lo abbiamo fatto con la breve inchiesta “Tre stelle in contanti”, che per la prima volta ha dato voce agli albergatori stanchi della concorrenza sleale di certi colleghi “atipici”. 
Abbiamo sollecitato gli operatori del settore turistico – commerciale ad attivarsi per svegliare i famosi “anticorpi”. Ma abbiamo registrato una certa titubanza, una freddezza nel cercare una risposta che parta dal mettere in discussione le illegalità storicamente commesse dal settore, a cominciare dall’evasione fiscale. 
Ciò che emerge dal nostro osservatorio è che per gli addetti ai lavori del settore turistico- alberghiero l’infiltrazione delle mafie in questi territori e nell’economia locale resta un problema delle forze dell’ordine, meglio delegare piuttosto che fare in modo che le categorie di mobilitino per cercare strumenti di “monitoraggio” nei rispettivi settori. 

Clicca qui per scaricare il programma

Tutti i documenti nella pagina dossier

Continuiamo dunque il lavoro di sensibilizzazione e di informazione dell’opinione pubblica, facendo una fotografia della situazione nel settore turistico in riviera sulla base della prima ricerca sulla percezione dell’infiltrazione mafiosa tra gli operatori. Poi torniamo a chiederci, dopo un anno, se gli strumenti messi in campo dalle autorità danno i risultati sperati, se la politica locale è pronta, dopo l’ennesimo sequestro “eccellente”, a rendere il tema della trasparenza e della legalità nel settore turistico alberghiero una priorità per il territorio, soprattutto in tempi di crisi e di ricerca di un nuovo modello turistico di rilancio.

Il programma completo disponibile su StopBlanqueo